Il “cuore” davanti al leggio è sempre più rosso |
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Il “cuore” davanti al leggio è sempre più rosso: in questa Quaresima Gesù fa ardere la nostra vita con la sua Parola come ai due discepoli di Emmaus. La fiamma che Lui accende nel nostro cuore “espande”
la nostra voglia e capacità di amare:
Prendersi cura di tutti e tutte, coloro che sono presso di noi e chi è lontano e lotta per la propria dignità, chi ha bisogno di una “porta” di speranza per guardare al futuro con più serenità…
Questa settimana abbiamo la possibilità di portare il “fuoco” che Gesù ci sta offrendo partecipando a diverse iniziative.
Siamo chiamati a rispondere all’Appello per la Pace che il nostro Arcivescovo ha lanciato: sul sagrato possiamo sottoscrivere che «noi vogliamo la pace, i popoli vogliono la pace! Anch’io voglio la pace e chiedo ai potenti, ai politici, ai diplomatici, alle Chiese e alle religioni: “Per favore, cercate la pace!” In questo tempo di Quaresima mi impegnerò per una preghiera costante e per pratiche di penitenza».
Come non essere sensibili a chi tra noi deve fare i conti con qualche forma di autismo e stringersi alle loro famiglie? Nel fine settimana ci saranno alcune manifestazioni per unirsi nella XVI Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. “Ragazzi speciali” con le loro famiglie, bambini della Borromeo, tutti noi in unico abbraccio.
Venerdì sera siamo invitati alla Fiaccolata per il popolo iraniano: il nostro cuore soffre con chi vede i propri diritti negati, donne dell’Iran e dell’Afganistan, bambini di ogni parte del mondo, “schiavi” moderni e vittime della tratta…
Non possiamo dimenticare le donne venezuelane scappate in Brasile alla ricerca di futuro per sé e per i loro bambini! Vogliamo col nostro contributo raccolto in questa Quaresima sostenere il progetto di integrazione e lavoro coordinato dalle Caritas di Milano e del Brasile.
L’Eucarestia domenicale e le belle preghiere nelle Contrade,
qualche forma di digiuno e di penitenza
tengono “acceso il fuoco” nel nostro cuore e invadano quello degli altri…
saremo pronti all’ “Osanna” della Domenica della Palme. |
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Comunità Pastorale: METTIAMOCI IN ASCOLTO! |
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Il 3 Novembre 2022 è nata la Comunità Pastorale, e, dopo alcuni mesi di “convivenza”, è bello ritrovarsi a “leggere” come siamo e come ci vediamo.
Lo vogliamo fare attraverso un incontro, che aiuti a migliorare lo spirito di fraternità che ci spinge ad essere Chiesa radunata da Gesù e in cammino con tutta la sua “famiglia”.
Venerdì 24 Marzo 2023 (ore 20.45)
ci vogliamo ritrovare nel Salone Polifunzionale di BROLLO
per un’ASSEMBLEA DI COMUNITÀ PASTORALE.
Vuol essere esperienza di “sinodo” e di comunione, tempo di ascolto sia da parte dei Consiglieri che vicendevole, per immaginare passi futuri.
Non è momento per “decidere”, per un “dibattito”, per “accusare”, ma momento in cui porre premesse per “costruirci come Chiesa” e intuire strade per il futuro.
Certamente non possiamo allontanarci dal cammino della Chiesa diocesana, ma abbiamo “qualcosa di nostro” da approfondire e da realizzare, prendendoci cura sia dell’essere Comunità Pastorale sia della vita delle singole comunità parrocchiali.
È una convocazione aperta a tutti, ma soprattutto per il Coordinamento Pastorale, i due Consigli Affari Economici e il Consiglio d’Oratorio.
Oltre alla preghiera comune ci saranno tre momenti: innanzitutto il mettere in luce “tutto il bello che c’è”, poi ci sarà spazio per mettere in luce ciò che non va e suggerire come potrebbe essere cambiato, concludendo con una piccola sintesi da consegnare ai membri di vari Consigli Parrocchiali.
Vuole essere anche l’occasione per “lanciare” un invito alla corresponsabilità, avendo all’orizzonte l’elezione dei nuovi Consiglio Pastorale e Consigli Affari Economici (ottobre).
Gli Esercizi Spirituali vissuti nei giorni scorsi ci hanno riempiti dello Spirito Santo: sarà Colui che ci guiderà anche in questa nuova esperienza. |
BRASILE. Un futuro per le donne migranti venezuelane |
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Luogo: Roraima – Brasile
Destinatari: donne venezuelane migranti in gravidanza o con neonati.
Obiettivi generali: sostenere donne migranti venezuelane in situazione di alta vulnerabilità sociale ed economica con percorsi di ascolto, accoglienza, orientamento e autonomia.
Contesto:
La crisi politica e socio-economica del Venezuela ha costretto negli ultimi anni circa 7 milioni di persone (quasi ¼ della popolazione del Paese) a chiedere asilo, in particolare nei Paesi limitrofi. Di questi, circa 400.000 si sono diretti in Brasile, attraversando la frontiera di Pacaraima e arrivando nello Stato di Roraima. La maggior parte arriva senza documenti, senza cibo, molti con malattie croniche.
Dal 2018 la diocesi di Roraima, attraverso la Pastorale dei migranti coordinata dalle suore Scalabriniane, interviene perché le persone migranti si riconoscano come protagonisti della propria storia, collaborino nelle azioni di trasformazione in cui vengono inserite, diventino cittadini nella nuova patria.
Interventi:
La Pastorale dei migranti di Roraima vuole dedicare un’attenzione particolare alle donne in gravidanza o con neonati. In una prima fase incontra singolarmente le donne per conoscerne la situazione personale e preparare la documentazione per accedere ai servizi socio sanitari. Alle donne viene distribuito un kit mamma-bambino per le esigenze più immediate e, in alcuni casi, del materiale edile per sistemare le casette in cui alloggiano.
Successivamente vengono organizzati degli incontri di mutuo aiuto, sia nella sede diocesana che nei 16 nuclei territoriali, per incoraggiare le donne ad attivarsi in percorsi microimprenditoriali secondo le loro competenze e i loro desideri. Dopo un breve percorso formativo ricevono un piccolo fondo e i primi strumenti per avviare la loro attività, sotto la supervisione periodica della Pastorale dei Migranti e dei suoi volontari. |
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ESERCIZI SPIRITUALI - “Come i discepoli di Emmaus” |
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da Domenica 12 a Venerdì 17 Marzo
Questa 3a settimana di Quaresima per la nostra Comunità Pastorale è tempo di Grazia, tempo per mettersi in ascolto del Vangelo, per “abbandonarsi allo Spirito”, per permettere a Gesù di attirarci a Lui. Come ci dice Gesù nel brano evangelico di questa domenica: “Se rimanete nella mia parola, sarete miei discepoli: conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi”
Gesù, come ai due amici diretti a Emmaus, si mette accanto a noi per vincere le nostre “disperazioni”; ci libera la mente “bloccata” e il cuore che è “lento a credere”; ci “scalda” con la sua Parola e ci fa sedere con Lui per spezzare il pane; “rianima” il nostro essere Comunità ricca di carità nel prenderci cura di vicini e lontani.
Vogliamo insieme accogliere Gesù e la sua Parola, accogliere lo Spirito e la sua Grazia, insieme a tutti i doni che il Padre nella sua Bontà ci offrirà.
Sfruttiamo le celebrazioni comunitarie (sia la predicazione durante le Messe feriali che l’incontro serale) e aggiungiamo un po’ di impegno nell’usare il Sussidio preparato in modo personale.
Mettiamoci anche qualche forma di digiuno e di penitenza…
Domenica 12 Marzo (ore 16.00) in chiesa a BROLLO
Solenni VESPERI di inizio
da Lunedì a Venerdì
ore 6.45 Lodi e breve Meditazione in chiesa a SOLARO
ore 21.00 Meditazione della Parola in chiesa a BROLLO
In fondo alle Chiese di Solaro e Brollo è disponibile il Sussidio
per la Meditazione personale e per celebrazioni comunitarie |
“Senza memoria e lenti a credere” |
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Oggi lo Spirito e la Chiesa ci spingono ad entrare nel deserto della Quaresima insieme con Gesù e in comunione con le sorelle e i fratelli della nostra Comunità Pastorale di Solaro e Brollo… e con tutta la Chiesa.
Siamo spinti mentre portiamo nel cuore la preoccupazione per le situazioni di guerra e violenza nel mondo, come pure le gravi difficoltà delle popolazioni toccate sia dal terremoto che dai disagi della miseria che “obbligano” a fuggire… creando milioni di profughi alla ricerca di sollievo.
Siamo spinti mentre il nostro cuore soffre perché l’attuale situazione di incertezza sociale ci istiga a sentirci “frustrati, irritati e rabbiosi” e quasi a credere che qualche forma di “violenza” sia necessaria più che puntare a fraternità e “ri-conciliazione”.
Probabilmente siamo anche noi come i due tristi discepoli di Emmaus cui Gesù si avvicina: siamo anche noi “senza memoria” della storia nostra e altrui e poco inclini a pensare… e anche “lenti a credere” che Gesù e il suo Vangelo possono essere per tutti “un tesoro di speranza nuova”.
Spinti nel deserto quaresimale Gesù “si fa prossimo” a noi per far “ardere il nostro cuore” e si servirà di occasioni personali o comunitarie.
Gesù fa “ardere il cuore” quando ci mettiamo in preghiera e leggiamo il Vangelo, quando “facciamo la Comunione” o siamo assolti nel Sacramento della Riconciliazione, quando contempliamo Gesù nella Via Crucis e partecipiamo agli Esercizi Spirituali con altri fedeli…
E quando Gesù farà “ardere il cuore” sapremo mettere ordine nelle nostre relazioni sia in famiglia che fuori casa, sapremo sorridere e salutare coloro che incrociamo per strada o sulla scala, saremo disponibili a offrire un contributo sostanzioso per le donne venezuelane rifugiate in Brasile…
Entriamo con coraggio in questa Quaresima, entriamoci volendo camminare insieme, sentendoci Comunità Pastorale, pronti a permettere che la Parola del Signore Gesù “faccia ardere il nostro cuore” come è capitato ai due discepoli di Emmaus.
“ARDEVA IL NOSTRO CUORE
QUANDO CI PARLAVA” |
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